16 Luglio - Beata Vergine Maria del Monte Carmelo

Pubblicato il 21 luglio 2025 alle ore 17:47

Il Monte Carmelo, situato nell’odierno territorio israeliano, fu celebre fin dall’antichità come luogo di ritiro per uomini di santa vita, i quali vi si ritiravano per onorare la Vergine Madre di Dio ancora prima della sua nascita. Il monte fu santificato anche dalla presenza prolungata del profeta Elia.

Nel corso dei secoli, molti pii solitari continuarono a rifugiarsi sul Monte Carmelo. Tuttavia, con la conquista musulmana della Palestina, questi eremiti furono costretti a nascondersi nelle grotte per salvarsi.

Origine dell’Ordine Carmelitano

Verso l’XI secolo, un pio sacerdote calabrese costruì una chiesetta in onore della Vergine sui resti di una cappella antica. Radunò intorno a sé alcuni compagni e ricevette dal patriarca di Gerusalemme una regola di vita. Così nacque l’Ordine dei Carmelitani, che fu poi approvato dai papi Onorio II e Gregorio IX.

San Simone Stock e lo Scapolare

La festa della Madonna del Carmine è legata strettamente a San Simone Stock, un santo inglese di profonda devozione mariana. Visse in austera penitenza, rinnovando le mortificazioni degli antichi eremiti. Quando l’Ordine Carmelitano giunse in Inghilterra all’inizio del XIII secolo, Simone vi entrò attratto dall’amore che i frati nutrivano per Maria.

Desideroso di conoscere il Monte Carmelo, vi si recò a piedi nudi, visitando i luoghi sacri della Palestina e trattenendovisi per sei anni. In una notte silenziosa di preghiera, gli apparve la Vergine Maria, che gli consegnò lo scapolare dicendo con dolcezza: «Figlio, prendi il segnale del mio amore».

Il dono dello scapolare

Maria stessa ne spiegò il significato con queste parole latine: «Protego nunc, in morte juvo, post funera salvo!»«Proteggo in vita, aiuto in morte, salvo dopo la morte». Lo scapolare divenne così segno della protezione della Madonna in vita, in morte e nell’eternità.

San Simone si adoperò con zelo per diffondere la devozione allo scapolare, che si propagò rapidamente. Anche i Papi si considerarono onorati di far parte della “milizia di Maria” e concessero numerose indulgenze agli affiliati.

Il privilegio sabatino

Ai devoti dello scapolare del Carmelo fu concesso il Privilegio sabatino: per intercessione di Maria, coloro che morissero indossandolo sarebbero liberati dal Purgatorio il primo sabato dopo la morte.

Festa della Madonna del Carmine

La solennità della Beata Vergine del Carmelo si celebra il 16 luglio, in ricordo dell’apparizione a San Simone Stock e della consegna dello scapolare.

La morte di San Simone

San Simone Stock, apostolo dello scapolare e devotissimo di Maria, morì il 16 maggio 1265, all’età di oltre cent’anni, dopo aver dedicato la sua lunga vita alla diffusione dell’abitino del Carmine.

 

LO SCAPOLARE


Lo scapolare deriva dal latino scapula ossia spalla e rappresenta oggi una parte significativa dell’abito religioso indossato dai monaci.

Lo scapolare è caratterizzato da due grandi rettangoli di tessuto uniti da due strisce dello stesso tessuto che vengono posate sulle spalle e lasciano cadere i due rettangoli lungo la persona, una parte sulla schiena e una parte sul petto. In alcuni casi è possibile trovare anche la versione con il cappuccio. Questa tipologia è la versione originale indossata ancora oggi dalla maggior parte dei membri di diversi ordini religiosi, primi fra tutti i Carmelitani, i principali diffusori di questa devozione.

Lo scapolare ha un significato importante, indica un rapporto di appartenenza alla Madonna, e da parte della Madonna indica il suo impegno a proteggerci e a soccorrerci nel momento del bisogno.

Lo scapolare ha un origine umile. Nell’Alto Medioevo i servi erano soliti indossare sopra la tunica, una corta casacca del colore che indicava il padrone. Si trattava di un segno di appartenenza ma anche una garanzia di protezione. Anche nella cavalleria era presente infatti, il cavaliere indossava sopra la sua armatura le insegne della dama alla quale dedicava le sue imprese.

Uno degli usi più tradizionali è quello fatto dai confratelli del Carmine, diffuso grazie a Simone Stock e che portano lo scapolare durante le processioni in onore alla Vergine del Monte Carmelo, durante il pellegrinaggio del Giovedì Santo da un altare della reposizione ad un altro.

Nel 1950 una bolla di Pio XII invitava ad utilizzare lo scapolare come arma di devozione mariana poichè era uno strumento accessibile a tutti i fedeli.

Ma nel corso del tempo si venne a creare uno scapolare sempre più compatto e pensato per i fedeli laici. In questo modo, il fedele poteva partecipare alla spiritualità del Carmelo e alle grandi grazie ad esso legate, come ad esempio il privilegio sabatino. Infatti, nella sua bolla chiamata Sabatina, papa Giovanni XXII affermò che chi avrebbe usato lo scapolare poteva essere liberato dalle pene del Purgatorio il sabato successivo alla sua morte e accedere alle porte del Paradiso.

Oggi lo scapolare è formato da due quadratini di tessuto marrone uniti da cordoni. All’interno di essi è presente da una parte l’immagine della Madonna del Carmelo e dall’altra il Cuore di Gesù, oppure in alcuni casi lo stemma dell’Ordine Carmelitano. Possiamo considerarla come una miniatura dell’abito carmelitano e per questo è solitamente di tela. Il fedele che si riveste dello scapolare entra a far parte della famiglia carmelitana e si consacra alla Madonna. Lo scapolare è quindi un segno visibile dell’alleanza con Maria.