
1. La Vergine Maria, dopo undici anni di vita ritirata nel Tempio, assorta in Dio e legata a lui con perpetua verginità, veniva, per disposizione del Cielo, data in isposa a S. Giuseppe, egli pure vincolato dal voto di verginità perpetua.
Così disponeva Iddio per salvaguardare davanti al mondo l'onore di Maria che, pur restando vergine, sarebbe divenuta madre del Salvatore del mondo.
Vedi, anima devota, come Iddio dispone tutto bene per raggiungere i suoi altissimi fini! Tutto ci viene dal Cielo, quindi più che confidare in noi, dobbiamo confidare in Dio. Ti pare di possederla questa confidenza? Esamina la tua condotta: ti turbi nei tuoi insuccessi?... Ti lamenti mai del tuo stato?... Hai mai diffidato dell'aiuto del Signore?...
Difetta in te lo spirito di fede?...
Prega il Signore che te lo conceda; domanda perdono delle diffidenze passate, e prometti un maggiore abbandono alle disposizioni di Dio.
2. - Lo sposalizio di Maria con S. Giuseppe fu il più eccelso, perché con esso non si cercò che il massimo bene. Fu uno sposalizio più celeste che terreno. I santi Sposi erano come due vaghissimi gigli fioriti ed olezzanti vicino a Colui che si pasce tra i gigli. Quelle nozze furono un mezzo per infiammare maggiormente quei due cuori dell'amore di Dio, ed elevarli al più alto grado di santità.
Se tu pure vuoi progredire nella vita spirituale, preferisci sempre i beni del cielo a quelli della terra; in tutte le tue azioni tendi sempre al Signore ! A che ti gioverebbero le cose della terra? Le ricchezze non accontentano, i piaceri durano poco, le ambizioni sono sorgenti di guai. Solo le dolcezze spirituali durano sempre! E quali sono le tue abituali aspirazioni?,... Ti occupi più dell'anima o del corpo?... Pensi più a Dio o al mondo?... Qual è la scelta che vuoi fare per l'avvenire?
3. - S. Giuseppe, per i diritti di nozze, aveva acquistato una vera superiorità sopra Maria : ma la Vergine era ben superiore al suo sposo per la sua singolare santità e per il privilegio insuperabile di essere la Madre di Dio. Essa tuttavia amò lo sposo, gli portò riverenza e gli rimase sottomessa come al capo della famiglia, al protettore e custode della sua verginale purezza, e questo Maria praticò sempre, con animo pronto e ilare, riconoscendo nella autorità di Giuseppe i voleri di Dio.
Sei tu pure, anima cristiana, con uguale spirito rispettosa e sottomessa ai tuoi superiori, o segui la tua superbia?
Come ti stimi?... Che pensi degli altri e come ne parli?... Come tratti gli inferiori?... L'orgoglio, la vanità, il desiderio di primeggiare sono incompatibili con la confidenza in Dio, con le dolcezze di spirito e con l'amore a Maria, Regina degli umili! Arrossisci della tua superbia, chiedine perdono al Signore e comincia una vita umile e nascosta.
PROPOSITO: Nei tuoi doveri, riconosci la volontà di Dio, ed opera sempre con umiltà.
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