20. Il ritorno dall'Egitto

Pubblicato il 8 febbraio 2025 alle ore 16:09

1. - Dopo alcuni anni di permanenza in Egitto, morto Erode, l'Angelo del Signore apparve a S. Giuseppe, e gli ordinò di prendere il Fanciullo e la di lui Madre, e ritornarsene nella terra d'Israele (Matteo 2, 20). Questo avviso consolò Giuseppe e la Vergine!... Finalmente potevano rivedere la terra dei loro padri, tanto beneficata dal Signore, e ritrovarsi in mezzo al loro popolo che, nonostante le sue infedeltà, era sempre il popolo eletto di Dio!

Questo consolante invito ti dice chiaramente che se il Signore qualche volta ti umilia, o esige da te un sacrificio, non ti abbandona!... Quando pure non riconoscessi nelle tue pene un meritato castigo, accettale ugualmente con rassegnazione, e pensa che Dio si serve di esse per chiamarti più vicino a sé e abbracciarti più teneramente ! Pensi mai a questa consolante verità?... Quante anime che si credevano abbandonate, videro poi tutto cambiarsi in bene, al solo riflettere che in Dio, più che un giudice, si deve riscontrare un padre che, se a volte umilia, non nega però mai la consolazione.

 

2. La santa Famiglia, superate le difficoltà del lungo viaggio, giunta alla terra d'Israele, seppe che ad Erode era succeduto nel governo della Giudea il figlio Archelao, erede della crudeltà del padre! La vita del fanciullo Gesù era ancora in pericolo come sotto l'empio re morto! Che fare allora? Dove rivolgersi? Grandi furono le angosce e le incertezze di Giuseppe e e1 ella Vergine! Ma essi ricorsero alla preghiera, e l'Angelo li avvisò che si ritirassero in Galilea (Matteo 2, 22).

Lezione salutare anche per te ! Nella calma e nella serenità ti è facile confidare nella preghiera, ma se ti sopraggiunge una disgrazia, un dispiacere qualunque, sei ugualmente pronta a ricorrere con fiducia all'orazione?...

Non è difficile sentire anime, che si direbbero devote, ripetere: A che mi giovano le preghiere? Dio mi ha abbandonato.... Dio mi castiga! Sei anche tu tra queste anime diffidenti?... Ah, come saresti lontana dal conoscere le vie del Signore! Impara da Maria e da Giuseppe ad amare la preghiera e la confidenza in Dio.

 

3. Un esiliato che sa di rientrare in patria, ha il cuore ripieno di gioia e di speranza, perché presto rivedrà i suoi cari! Ma non si poté dire questo della Vergine. Ella sapeva troppo bene che riportava Gesù in patria, ma solo per attendere l'ora del sacrificio... Se erano morti i nemici dell'infanzia, vivevano e crescevano altri nemici dalle cui mani Maria non avrebbe potuto sottrarlo. Non l'innocenza manifesta, non la celeste dottrina, non i miracoli del suo Unigenito, sarebbero valsi a sottrarlo all'odio del suo popolo ! Dolorosa certezza, che teneva in pena il cuore della dolcissima Madre!

Per avere un'idea di questo dolore della Vergine, non giudicare quel cuore materno alla stregua del tuo. Invitata da Gesù a seguirlo nella via della prova, tu non sempre hai trovato di tuo gusto l'invito, e per tua somma disgrazia hai abbandonato il Signore!... Maria invece, accettando di essere la Ministra della Redenzione, possedeva un cuore così acceso di amore per te e per tutti, da volere il sacrificio del Figlio e di se medesima, in modo da non dividersi da lui un solo istante, fino a portare il suo Gesù tra i nemici stessi!...Di più: il cuore della Vergine è cuore di madre la più affettuosa, il suo Figlio è Dio, ed essa lo ama più di tutti i Santi e Serafini del cielo! Poteva dunque non soffrire?... E tu, anima devota, ne eri il motivo?... E rimarrai insensibile a tanto amore e a tanto dolore di Maria?... Soffri con lei e pregala che ti conceda completa rassegnazione nel dolore.

 

PROPOSITO: Prega la Vergine per ottenere la rassegnazione nei momenti del dolore.

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