
Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
1. O amabilissimo Signore, Gesù Ecce Homo, che volendo redimere il mondo a prezzo del tuo Sangue divino, hai permesso di essere legato e trascinato, come un malfattore, al tribunale di Anna e di Caifa, e di essere maltrattato, fa che noi, nella pia considerazione di tante offese da te sostenute con immenso amore per la salvezza delle nostre anime, soffriamo con tanta rassegnazione le ingiurie e gli affronti fattici, offrendoli a Dio insieme ai patimenti della tua Passione, in soddisfazione dei nostri peccati.
Padre Nostro... Ave Maria.... Gloria al Padre...
O mio Gesù di spine
Ti vedo incoronato,
Lacero e insanguinato
D'aspri flagelli ancor.
Sulle tue spalle sante
io miro un manto a brani
Vil canna fra le mani
Ti scorgo, o mio Signor.
2. O amabilissimo Redentore, Gesù Ecce Homo, che per salvarci dall'eterna rovina hai voluto soffrire anche il crudelissimo strazio della flagellazione, comandata da Pilato ed eseguita fra le bestemmie e lo schiamazzo di una folla furibonda; fa che noi nella pia considerazione delle tue atroci sofferenze causate dalla flagellazione, sopportiamo, con fermezza cristiana, le sventure della vita per renderci così sempre più degni delle grazie e del tuo amore.
Padre Nostro... Ave Maria.... Gloria al Padre...
Santo fra tutti i santi
Tu sei, o Gesù mio,
Ma vesti il fallo rio
dell'uomo peccator;
Paghi così la colpa
Dell'uomo che ti offende,
Dell'uomo che ti rende
Oltraggi per amor.
3. O Santissimo e amabilissimo Gesù Ecce Homo, che, per riscattare le anime nostre dalla schiavitù del demonio, hai voluto soffrire i dolori atrocissimi di una corona di pungentissime spine e l'ignominioso vituperio della soldatesca che, dopo averti rivestito da uno straccio di porpora e munito di una fragile canna, ti salutava con disprezzo quale Re dei Giudei; fai che noi, nella pia considerazione di tanti oltraggi, cresciamo sempre più nell'amore ardente e riconoscente verso la tua santissima Passione.
Padre Nostro.... Ave Maria.... Gloria al Padre...
Se trapassare io miro
Le tempie tue divine
Ravviso in quelle spine
Le umane iniquità
Se d'un mantello logoro
Ti vedo circondato:
Ahi! so che l'han formato
Le nostre vanità

4. O amabilissimo Redentore, Gesù Ecce Homo, che, quale agnello immacolato, hai assunto sopra di te i miei peccati e quelli di tutto il mondo e ti sei ridotto al punto di prendere la forma di peccatore e di soffrire tanti insulti ed ignominie dai tuoi nemici, per i quali hai chiesto misericordia al tuo Padre divino; fa che anche noi, nella pia considerazione di sì grandi umiliazioni, risolviamo di perdonare di cuore i nostri nemici per giungere speditamente a possedere il regno dei cieli.
Padre Nostro... Ave Maria.... Gloria al Padre....
Re di suprema gloria
Tu sei, o caro Dio,
Ma per l'orgoglio mio
Tanto t'abbassi, ahimè!
In mezzo a vil ciurmaglia
Deriso e maltrattato
D'obbrobri saturato
Qual d'ignominia Re!
5. O amabilissimo Signore Gesù Cristo; tu uguale e consustanziale al divin Padre, tu Re della gloria, non hai rifiutato, per la salvezza delle anime nostre, di essere condotto nuovamente da Pilato in uno stato irriconoscibile per le tante piaghe e lividure; una corona di acute spine martoriava il tuo capo insanguinato; un vecchio mantello di porpora pendeva dalle tue spalle; un pezzo di canna era fra le tue mani adorabili, legate quasi per farne di te un re da burla.
Ed in questo miserevole stato, Pilato ti ha mostrato dalla sua loggia al popolo per impietosirlo pronunciando le parole "Ecce Homo", quasi volesse dire: ecco l'Uomo, ecco l'Uomo dei dolori, ecco l'amico e benefattore di tutti, ecco come è ridotto, in uno stato di far compassione anche alle pietre.
Ma quel popolo, più che mai furibondo, esclama inferocito: "crocifiggilo, crocifiggilo", vogliamo sia crocifisso; il suo sangue scenda su di noi e sui figli nostri.
O clementissimo Gesù Ecce Homo, concedici che alla pia considerazione di sì orrendo e pietoso spettacolo, noi, detestando i nostri peccati, pieni di riconoscenza per l'immenso beneficio dell'umana redenzione, possiamo conseguire perdono e pace per le anime nostre.
Padre Nostro... Ave Maria.... Gloria al Padre....
O dolci piaghe, o spine,
Del mio Gesù diletto,
Deh! mi accendete in petto
Il suo divino amor.
Io quelle piaghe belle
Io quelle spine care,
Sempre voglio portare
Impresse nel mio cuor.
OFFERTA
Accetta, o amabilissimo mio Signore Gesù Cristo, queste preghiere con la pia considerazione dei dolori acerbissimi della tua Passione, che ti sei degnato sopportare anche per me peccatore, ed infiamma questo mio cuore del tuo divino amore, affichè io, sorretto dal tuo santo aiuto ed osservando costantemente la tua divina legge, dopo averti adorato, o Santissimo Ecce Homo, coronato di spine in questa terra, possa meritare di goderti nei secoli eterni coronato di gloria in Paradiso.
Così sia.
V.) Dio non ha risparmiato il suo proprio figlio,
R.) ma lo ha dato per tutti.
O Dio onnipotente ed eterno, che hai dato come modello agli uomini il
Cristo tuo Figlio, nostro Salvatore, fatto uomo e umiliato fino alla morte di croce, fa che abbiamo sempre presente l'insegnamento della sua Passione, per partecipare alla gloria della Resurrezione.
Egli è Dio e vive e regna con Te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
(Coroncina del Santuario Gesù Ecce Homo di Calvaruso in provincia di Messina)
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