
1. Era costume presso gli Ebrei che ai bambini s'imponesse il nome nell'atto stesso della circoncisione. In tale circostanza anche il Figlio di Maria ricevette il suo proprio nome, che fu e sarà sempre in eterno: GESÙ' (Lc 2, 21).Maria esultò perché finalmente anche sulla terra risuonava il dolce nome che sarebbe stato conforto, medicina, salute e vita alla umanità decaduta. Ella sapeva che per questo nome: Gesù, si sarebbero diffuse tra gli uomini le infinite misericordie del Signore.
Anima devota, ravviva i tuoi sentimenti di fede. Gesù significa Salvatore. Ebbene, rifletti: a che cosa ti aveva ridotto il peccato?... Cosa potevi fare tu, povera creatura, per placare l'infinita giustizia di Dio adirato contro di te?... Come ti eri resa infelice! Chi ti ha meritato il perdono, è Gesù. Chi ti sorregge nelle tentazioni, è Gesù. Chi ti conforta nelle pene, è Gesù. Chi ti salverà, è Gesù! E non esulti a questo nome soave?... Prega la Vergine che li illumini, e prometti di pronunciare sempre il dolce nome di Gesù con grande venerazione e rispetto.
2. - Il nome che s’imponeva ai bambini ebrei era scelto ad arbitrio dei genitori; per il Figlio di Maria non fu così. Un Angelo disse a Maria: Partorirai un figlio, al quale porrai nome Gesù (Lc 1, 32). Un altro Angelo, svelando il mistero dell'incarnazione a S. Giuseppe, comando di imporre al bambino il nome di Gesù (Mt 1, 21). Fu dunque Dio
stesso che impose questo nome al suo Figlio fatto uomo.
E non comprendi, anima devota, come Iddio medesimo, con questa disposizione, vuole che tu consideri quel che significa il santo nome di Gesù? Non basta, dunque, che qualche volta ricordi quanto ha fatto per te il Signore, ma devi vivere di questo pensiero! La rammenti spesso la passione del Salvatore? Se una creatura qualunque avesse fatto per te una millesima parte di quello che ha fatto Gesù, non ti sentiresti obbligata a ricordarla sempre?... E Gesù non merita che tu faccia altrettanto?... Raccogliti in questo pensiero, e prendi la risoluzione di accrescere la tua riconoscenza a Gesù.
3. - Grande fu la gioia che provò la Vergine al primo pronunciarsi del nome di Gesù, perché da lui ne sarebbe venuta gloria a Dio e salvezza al mondo; ma non fu meno grande il suo dolore al pensiero che Gesù aveva preso sul suo
capo i peccati del mondo, e per esserne il Salvatore doveva assoggettarsi ai più atroci supplizi... E poteva Maria al nome di Gesù non sentirsi anche amareggiare profondamente l'anima? Oh, come quell'adorabile nome le rammentava i patimenti del Figlio!... Che esempio per te, anima devota!
Vuoi tu vivere della passione di Gesù? Coltiva la pietà verso le pene di Maria... La memoria dei suoi dolori, intrecciati con quelli del Figlio, potrà farti meglio conoscere tutta la dolcezza del nome di Gesù. Supplica la Vergine che ti accetti tra i devoti dei suoi dolori; medita le sue pene più spesso che puoi, e sentirai nascere in te un tenero
sentimento di confidenza. Stabilisci ora di essere particolarmente devota di Maria Addolorata, e ricordala sempre con grande affetto.
PROPOSITO: Nelle tue difficoltà, ricorri sempre a Maria Addolorata.
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