25. Il Transito di S. Giuseppe

Pubblicato il 2 marzo 2025 alle ore 15:30

1. - Era già trascorso lungo tempo da che nella casetta di Nazareth la sacra Famiglia passava, pur nel nascondimento e nel lavoro, una vita tutta di paradiso. Gesù, Maria e Giuseppe: tre anime unite coi vincoli dell'amore più perfetto, costituivano il più perfetto modello della famiglia cristiana. Tra essi regnava armonia di pensieri, uniformità di contegno, concordia di opere. In quella casa tutto era ordine, in tutto si manifestava l'opera della virtù e si riscontravano i caratteri della più sublime santità !

Che differenza, se passi a considerare tante famiglie e comunità di oggi! Facilità a contraddire, maniere inconsiderate che offendono, portamento sprezzante, puntigli, gelosie puerili, preferenza per alcuni e noncuranza per altri, malignità di giudizi, critiche, mormorazioni..., sono fatti di tutti i giorni!... Hai nulla, anima devota, da rimproverarti? Cosa fai tu, per la pace cristiana nella tua famiglia? Di' alla Vergine: O Maria, fate scendere anche su di me una stilla della vostra bontà, che mi faccia amare la fraterna convivenza!

2. - E' opinione di eminenti scrittori ecclesiastici che durante il soggiorno a Nazareth, prima che Gesù iniziasse la sua vita pubblica, S. Giuseppe cadesse infermo; e quella infermità doveva, tra breve, privare la Vergine del suo castissimo sposo.

Chi può immaginare le sollecitudini di Gesù e di Maria verso il loro amato Giuseppe? Il cuore di Gesù è fatto per compatire tutti i mali dell'umanità. Il cuore della Vergine è tutto ripieno di pietà per i sofferenti, ne altro desidera che beneficarli ! Quali amorose cure avranno quindi essi prestato al santo Patriarca! Ecco un'occasione per dar prova di vero amore, quando in una famiglia, in una comunità, si danno tali circostanze. Vi è fra i tuoi cari, fra i tuoi conoscenti qualche infermo? Quali premure, quale interessamento usi per lui?... E oltreché al corpo, hai pensato all'anima? Invoca la Vergine, consolatrice degli afflitti, implorando un po' della sua caritatevole pietà verso i tuoi prossimi.

3. - La perdita di una persona riesce tanto più dolorosa, quanto maggiori sono le qualità morali e le virtù che la adornavano. S. Giuseppe per molti anni si era preso cura di Gesù e di Maria aveva procurato loro, con indefesso lavoro, tutte le cose necessarie alla vita; li aveva consolati nelle pene, soccorsi nei pericoli..., ma era giunto ormai al termine della sua giornata; e con un placido sospiro, il santo Patriarca esalo l'estremo anelito fra le braccia di Gesù e di Maria!

Doloroso lutto per Maria! Essa amava, dopo Gesù, di un tenerissimo affetto il suo sposo. Iddio aveva formato l'unione di quei due cuori, e lo strappo violento della morte causò alla Vergine immenso dolore. Fu però un dolore senza eccessi, piamente rassegnato. Presenta, anima devota, a Maria i sentimenti del tuo cordoglio per il suo dolore, e impara... Nella perdita dei tuoi cari piangi pure, ma con rassegnazione alla volontà di Dio, e prega per loro.

 

PROPOSITO: Ama i tuoi parenti che vivono, e prega per quelli che sono morti.

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